Uno dei problemi che hanno i turisti quando scelgono una meta come il madagascar è la malaria; spesso, non conoscendo la malattia, immaginano che qui la gente muoia a grappoli per la malaria, che la malaria in Madagascar si prenda facilmente e che la malaria non sia curabile.

Analizziamo i preconcetti punto per punto: a parte la malaria cerebrale data dal plasmodio falciparum, difficilmente qualcuno è mai morto di malaria in presenza di un qualsiasi antipiretico se già non aveva un quadro clinico compromesso o se si trattasse di bambini o anziani deboli; in tutto il mondo con la malaria si vive e chi trova la morte è per la gran parte gente che abita lontanissima da strutture sanitarie o anche dall’accesso a un minimo di medicine; e non credo che sia il caso di un turista che viene a visitare il paese in vacanza.

Secondo punto: la malaria non si prende in tutto il Madagascar: la maggior parte abitata del Madagascar non è toccata neanche occasionalmente dalla malaria: parlo per esempio di tutti gli altopiani che rappresentano più di metà del territorio e ben più della metà della popolazione: quando ci sono casi di malaria negli altopiani è sempre di persone che se la sono portata dalle regioni costiere.

Per quel che riguarda poi la costa c è una netta differenza tra la parte nord e est, che sono umide e soggette a piogge costanti per tutta la durata dell’anno e la parte sud, dove la gente per trovare un po’ d acqua deve percorrere kilometri a piedi per trovare il primo pozzo.

Questa mappa ne da benissimo un idea http://www.map.ox.ac.uk/browse-resources/reproductive-number/Pf_Rc/MDG/

malaria madagascar
malaria madagascar

Poi c è da considerare la stagionalità della malaria: di sicuro il perido invernale australe che va da giugno a settembre è il meno adatto allo sviluppo della malattia: in primis perchè in Madagascar è stagione secca, ma anche perchè spesso le temperature notturne scendono anche in costa sotto la soglia dei 15 gradi, il che blocca tutte le forme di riproduzione del plasmodio che è il portatore della malattia.

Oltretutto di zanzare al sud se ne vedono ben poche in inverno.

Io nei miei viaggi ho sempre consigliato di chiedere al proprio dottore di famiglia, ma ho sempre fatto niotare che in 20 anni in Madagascar non ho mai contratto la malattia, ne l ha mai contratta la mia famiglia.

Ho raramente conosciuto uno straniero che l avesse contratta, anche se spesso gli è stata diagnosticata da medici incompetenti senza aver fatto nessuna analisi ( in genere basta uno striscio di sangue e un microscopio, ma guardacaso quando si fa lo striscio non si trova mai della malaria).

Infine parliamo della curabilità: se fino a poco tempo fa era considerata una malattia non curabile, ultimamente la fondazione di bill gates ha scoperto un principio attivo naturale, l artemisina, e sta molto spingendo verso la produzione.

Il problema è che essendo un brevetto libero, si sono buttate subito tutte le società farmaceutiche indiane e cinesi, lasciando pochisssimo spazio a quelle europee; conseguenza: pochissimi dottori italiani sanno dell esistenza di questo principio attivo che con due prese guarisce del tutto la malaria presente in africa.

Pero da quello che ho capito una grossa società francese si sta mettendo a produrre un farmaco a base di artesunate, per cui fra poco i famosi informatori del farmaco arriveranno anche dai dottori italiani.

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