Madagascar ha conosciuto come quasi tutti i paesi del mondo la pandemia che da inizio anno colpisce più o meno gravemente i differenti continenti. A oggi la situazione sembra sotto controllo, grazie a una veloce chiusura dello spazio aereo prima ai soli italiani, cinesi e coreani e successivamente, ancor prima di aver trovato il primo infetto, a tutti gli altri paesi del mondo.

Le pratiche di blocco della circolazione, porto obbligatorio di mascherine, coprifuoco notturno e depistaggio random con un controllo di tutti i possibili casi contatto ha permesso di avere ad oggi poco più di 100 casi, la maggior parte già guariti e in nessun caso si sono avuti problemi acuti con solo due ospedalizzazioni tra l’altro di pochissimi giorni.

Le tre zone rosse (Antananarivo, Tamatave e Fianarantosa) subiscono ad oggi ancora delle situazioni di controllo e contenimento e tutta l’amministrazione pubblica è dedita nell’organizzazione di un’efficace lotta al problema. 

Le misure sono state dure e applicate fin da subito: prima ancora di aver diagnosticato il primo caso, tutte le scuole, aeroporti, bus, strade tra le regioni erano già bloccate.

Il porto della mascherina è stato imposto contravvenendo chi non la porti o la porti male con un giorno almeno di lavori socialmente utili come la pulizia delle strade o dei parchi.

Una soluzione di medicina tradizionale con una tisana di erbe conosciute per il loro potere antivirale è stata distribuita gratuitamente dallo stato.

Al netto di tutto, sembra che ad oggi le misure di contenimento abbiano funzionato perfettamente e che sia possibile a breve una riapertura anche totale e anche nel dominio del turismo.

Ieri il ministro del turismo ha invocato una prossima riapertura degli spazi aerei specialmente per ricevere i molti turisti che avevano già prenotato.

Misure di disinfezione e di distanza sociale saranno prese in questo caso per evitare la diffusione del virus in Madagascar .

MyMadagascar nel frattempo ha pensato di aiutare il paese riconvertendo i suoi collaboratori e iniziando una massiccia produzione di mascherine che già più volte sono state distribuite. Tante realtà hanno voluto collaborare con noi, dalle istituzioni nella persona del governatore di Antsirabe, a ONG italiane come Associazione Leo Madagascar, società italiane come MCP, o i colleghi di Madaway.

Le guide che collaborano con noi seguiranno dei corsi di igiene strutturati proprio per capire come il virus si diffonde e per evitare tutti i possibili casi di rischio.

Noi siamo convinti che a breve si ripartirà, sicuramente con comportamenti diversi e una certa distanza iniziale; siamo certi che in agosto sicuramente il Madagascar potrà pienamente approfittare in tutta sicurezza della stagione turistica.

2 pensieri su “Covid in Madagascar: facciamo il punto della situazione

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