É passato ormai più di un anno dall’ultimo mio aggiornamento su questo blog a proposito di Covid. Siamo arrivati ormai a novembre 2021 e la situazione sembra in netto miglioramento; ma facciamo il riassunto.

Il Madagascar fu uno dei primi paesi a chiudere lo spazio aereo, soprattutto ai viaggiatori italiani e lo ha praticamente tenuto chiuso fino ad oggi. Fin da subito il governo aveva vietato agli italiani di raggiungere l’isola, anche perché come ricordate tutto in Europa cominciò da noi. Poi si ebbe una quasi riapertura verso fine dicembre, ma fu una riapertura parziale, limitata a nosy be e in un momento in cui dall’Europa era difficile uscire per turismo. L’esperimento durò neanche tre mesi e presto si ritornò alla chiusura totale dei cieli.

Nel frattempo due distinte ondate avevano colpito il paese creando qualche problema in capitale per i numerosi accessi agli ospedali (e soprattutto dovuti allo scarso numero di mezzi a disposizione degli ospedali stessi, sia in quanto numero di letti in terapia intensiva sia a una situazione di stock limitato di ossigeno e di bombole).
Ma il numero di morti fu molto limitato e ancora ad oggi un paese di circa 25 milioni di persone ha meno di mille morti ufficiali di covid.

Nel frattempo due distinti test sui campioni di sangue per trasfusioni effettuati dall’istituto Pasteur misero in luce che in effetti la popolazione malgascia era entrata in contatto con il virus nella sua quasi totalità: in dicembre 2020 lo studio dichiarò che il 60% dei donatori presentavano un test positivo mentre qualche mese fa questa percentuale arrivò a oltre il 70%. Ma tutti con la variante beta, la prima che arrivo in Italia e nessuno ancora con la delta.

In questi due anni si è proceduto a limitare un po’ la circolazione del virus imponendo l’uso di mascherine e distanziamento (anche se in effetti erano misure pii applicate e solo in parte nelle città).
Ma il governo continuava a tenere chiuso lo spazio aereo permettendo solo dei viaggi speciali di rimpatrio.

Da settimana scorsa invece si è deciso di riaprire lo spazio aereo: diverse compagnie sono state autorizzate a volare con voli commerciali su più aeroporti dell’isola e degli standard sanitari sono stati creati per poter controllare l’afflusso.

A oggi sono arrivati dei voli con turisti dalla regione dell’oceano indiano (Mauritius, Réunion, Africa del sud, Comore) e dal sei novembre cominceranno anche i voli dall’Europa.

A chi vola è richiesto un test fatto 72 ore prima della partenza e un test all’arrivo con confinamento negli hotel concordati con il governo ( la lista comprende quasi tutti gli hotel di Antananarivo) per uno o due giorni in attesa dei risultati del test.

Il vero problema che si riscontra attualmente è lo scarso numero dei posti sugli aerei che si riescono a trovare; ciò è dovuto soprattutto a due motivi, da una parte il fatto che tanta gente è rimasta bloccata fuori dal paese per mesi se non anni e appena si è data la possibilità di viaggiare hanno prenotato e dall’altro il fatto che a Airfrance si era detto in un primo momento di organizzare 4 voli a settimana poi ridotti a due soli con conseguente spostamento dei posti prenotati sui voli cancellati sugli altri due voli. Per cui fino a Natale rimangono pochi posti e spesso solo in business.

Che succederà: ancora non si capisce cosa succederà una volta che la variante delta arriverà in un paese in cui tutti hanno fatto la prima variante e dove il tasso di vaccinazione è ancora molto basso e quasi tutto destinato fino ad ora agli attori del turismo. Le previsioni sono buone e ciò permetterebbe nella stagione appena dopo Natale di ripartire verso una situazione di normalità che probabilmente verrà raggiunta con l’inizio della stagione turistica classica subito dopo pasqua. Nel frattempo a seguito di un incontro a livello diplomatico fra Italia e Madagascar, il Madagascar ha chiaramente espresso il voler ricominciare con il turismo specificatamente italiano citando i voli charter da milano e roma fra i pochi voli accettati al momento in Madagascar e c è al momento in corso una richiesta ufficiale per fare entrare anche il Madagascar tra i corridoi turistici come nelle vicine isole si Mauritius e Seychelles (Reunion essendo territorio francese era già da mesi possibile visitarla anche solo come turisti partendo dall’Italia).

Per maggiori informazioni : https://apps.who.int/iris/handle/10665/272374?locale-attribute=fr&

2 pensieri su “Covid in Madagascar: rifacciamo il punto in Novembre 2021

  1. Molto bello il blog.Ma il Mad è ancora irraggiungibile.Sarebbe utile sapere quando si aprirà totalmente con Air Mad, Neos, Aer Ehtiopian.o altro.
    Grazie

    1. Airmad e airfrance come alcune compagnie dell oceano indiano già volano regolarmente. Il problema per gli italiani residenti in Italia resta il blocco agli spostamenti per turismo che al momento è quasi solo un problema italiano

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