Si è ricominciato a viaggiare in Madagascar!!

Se fino a luglio si erano visti sparuti gruppi di avventurieri che avevano prenotato e organizzato le vacanze in primavera quando ancora non c’era ancora nessuna certezza di viaggiare sicuri viste le normative relative alla pandemia, a cominciare da inizio luglio l’affluenza è fortemente aumentata.

E la domanda più frequente che ci viene fatta dai turisti è relativa alla possibilità di viaggiare sicuri, una problematica che prima della pandemia non veniva quasi considerata.

Ogni giorno ricevo richieste di delucidazioni da parte di chi ha visto il sito Viaggiare sicuri della Farnesina, visto che si ritrovano informazioni che spesso non coincidono con le informazioni che ritrovano altrove o comunque con la vera situazione sul terreno.

Cominciamo con le domande che più spesso mi sono rivolte: ma il sud del Madagascar è insicuro più di altre zone del Madagascar?

In effetti guardando il sito di Viaggiare sicuri si nota come si metta in rilievo il fatto che la zona pericolosa sia il sud del Madagascar, notizia che viene riportata ben due volte, tra l’altro in grassetto.

E la cosa, vivendo qui in Madagascar mi lascia stupito… Ben lungi dal dire che il sud dell’isola sia la Svizzera ma non mi capacito questa stigmatizzazione di una regione che a oggi non ha mai dato problemi di sicurezza relativamente ai turisti o residenti italiani; che io sappia, e ve lo dico da persona molto informata sui fatti di cronaca e da persona che vive e frequenta molto questa regione, mai nessun turista italiano ha subito atti violenti o rapine in questa parte dell’isola. A differenza invece della parte nord, soprattutto Nosy be, dove solo negli ultimi dieci anni sono avvenuti episodi che hanno riguardato turisti italiani e che sono finite sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali.

Dall’assassinio del console italiano, Adelio Corno, avvenuto in quel di Diego Suarez, al linciaggio di un turista italiano su una spiaggia di Nosy be, poi bruciato vivo da tutta la popolazione.

Evitando poi di parlare di furti e rapine perpetrati sui turisti… Di questo ovviamente non se ne parla. Stando a quello che riporta il sito di Viaggiare sicuri sembrerebbe che sia più rischioso avventurarsi sulle spiagge di Tulear piuttosto che attraversare di notte la capitale o anche Nosy be. Cosa assolutamente falsa e che tutti i residenti conoscono… peccato che i residenti non guardino mai questo sito della Farnesina.

E non cpiasoc perchè i responsabili della Farnesina che mai si sono visti negli ultimi anni in Madagascar o semplicemente l’ambasciatore di Pretoria che a distanza di quasi 5 anni ancora non ha fatto lo sforzo di presentare almeno le sue credenziali al presidente del Madagascar, abbiano potuto scrivere una cosa del genere.

E dico questo anche guardando i siti di consigli di viaggio delle altre ambasciate presenti veramente in Madagascar, a partire da quella francese, di sicuro la più presente e strutturata ambasciata europea in Madagascar.

Nella sezione sicurezza le zone menzionate in ordine di importanza sono: in primis ovviamente Nosy be, a seguire giustamente la capitale, specialmente durante la notte, poi ancora il nord con Diego Suarez e infine il sud est con Fort Dauphin.

Regioni che invece la Farnesina non nomina minimamente.

Ci sarebbe da chiederci perché questa stigmatizzazione del Sud e una totale assenza di raccomandazioni invece necessarie per il nord… ma credo che la risposta tutti la conoscano.

Comunque non sono qui a dire che al sud non ci siano problemi di sicurezza, anzi…

Ma riguardano un aspetto ben preciso della vita del Madagascar, cioè l’abigeato, il furto di bestiame.

Questo è un problema molto importante al sud, che nelle campagne soprattutto provoca anche decine di morti ogni mese… ma non è un vero problema di criminalità ma un problema culturale legato principalmente a una tribù di pastori nomadi. Questo problema a differenza della criminalità presente altrove non ha mai riguardato i turisti e ancor meno i residenti italiani… è una cosa che riguarda pastori che rubano mandrie ad altri pastori, riguarda la campagna remota e mai le città.

L’ambasciata francese sul suo sito spiega perfettamente il fenomeno. E fino a che qualche italiano non si avventurerà con una mandria nelle zone remote non sarà di certo un problema che lo riguarderà.

Anzi tutti i residenti che hanno frequentato zone remote hanno sicuramente esperienza di incontro con queste bande armate, completamente disinteressate ai turisti se non per chiedere una bottiglia d’acqua o una sigaretta… In effetti per loro rubare uno zebù è un vanto, rubare altro potrebbe essere una vergogna.

Io ho fatto richiesta all’ambasciata più volte riguardo queste informazioni sia direttamente sia passando dai consolati onorari locali, ma ad oggi nessuna spiegazione mi è mai stata data e ancor meno alcuna modifica è stata mai apportata.

Peggio, notizie completamente false rimangono alla disposizione dei cittadini italiani su questo sito da loro molto frequentato: si parla di voli Neos direzione Antananarivo, Si parla di colera ( l ‘ultima volta presente 22 anni fa) si parla di rabbia trasmessa da cani randagi ( vi assicuro che la lista di animali che possono trasmetterla lunghissima), si parla di vaccinazione della febbre gialla per chi proviene da paesi a rischio senza dire che è necessaria solo nel caso in cui si sia soggiornato in uno di questi paesi solo nei sei mesi precedenti al viaggio, Si parla di piante pericolose (sigh…) e si rimanda al tour operator dover spiegare il tutto ( cioè che a mia conoscenza non esistono piante pericoloso).

Questa pagina mi sembra tanto una cosa raffazzonata da chi non conosce il paese e da chi stia difendendo proprio interessi privati o di società italiane importanti che operano in alcune parti del paese piuttosto che in altre.

Spero che l’ambasciata corregga i grossi strafalcioni e si metta a comunicare in maniera seria e imparziale. Loro sanno benissimo che sono a disposizione per dar loro una mano in questa cosa.

3 pensieri su “Viaggiare sicuri in Madagascar

  1. Si Giorgio ho viaggiato con te alcuni anni fa in buona parte dell’isola e non ho riscontrato situazioni di rischio anzi l’accoglienza è sempre stata allegra o quanto meno formale. L’unica volta che ci hanno fermato in mezzo alla boscaglia si trattava di giovani armati che avevavano appena recuperato una mandria rubata al loro villaggio e dopo un conflitto a fuoco con i ladri. La loro unica richiesta è stata quella di poter avere, se possibile, dell’acqua, per il resto si sono mostrati gentili.

  2. Ciao sono Alessandro.. Si tratta della tribù Bara (sic! Si chiama così)… Mia moglie, malgascia, mi informa che in tempi passati, ora la tribù cmq evolve, se un giovane non era stato mai in carcere, aveva difficoltà a trovare moglie! È davvero scandaloso che non si parli della pericolosità di Antananarivo e non solo di notte. Buon lavoro Giorgio

  3. Cito testualmente
    Il Madagascar ha progressivamente esteso la riapertura delle proprie frontiere ai viaggiatori internazionali. Sono stati ripristinati i collegamenti con Nosy Be tramite: volo charter Neos da Milano, Ethiopian Airlines da Milano e Roma (via Addis Abeba) e Air Austral da Parigi (via Réunion). Sono stati riattivati anche i voli verso l’aeroporto di Antananarivo: volo charter Neos da Milano, Air Madagascar e Air France da Parigi, Air Mauritius e Air Austral da Réunion, Ethiopian Airlines da Roma e Milano (via Addis Abeba).
    Intanto cosa si nota: si mette in avanti un piccolo aeroporto di provincia rispetto all’aeroporto della capitale: lo cosa è abbastanza strana.
    Ma la cosa peggiora quando il primo volo citato è un charter… capisco che può avere dell’importanza per l’isola di nosy be e in particolare per chi lavora con gli italiani ma è per lo meno strano che un sito istituzionale metta in primo piano un charter; charter che è messo in primo piano anche sulla destinazione Antananrivo, peccato che su Antananrivo non operi e non abbia mai operato.
    Poi si parla di Ethiopian con voli da Milano e roma su nosy be via addis abeba… corretto; ma allora perché non dire alla stessa maniera che Airfrance opera da almeno 10 aeroporti italiani su Antananrivo via parigi???
    Poi dire che Air Mauritus parta da Reunion fa capire come questo articolo sia stato fatto.
    Aggiungiamo Turkish , Kenyan, EWA….
    Ma poi perché dimenticarsi degli altri aeroporti che ricevono voli internazionali: Diego Suarez, Tulear, Fort Dauphin, Tamatave, Sainte Marie, Majunga.
    Chi ha scritto questo articolo è sicuramente un incapace ma credo anche che sia un incapace in malafede

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