Ieri, mercoledì 3 gennaio 2018, è cominciata ufficialmente la stagione ciclonica nell’emisfero sud con il battesimo della prima tempesta tropicale. AVA, questo il nome accordato, si è cominciata a sviluppare a nord-est delle isole Seychelles sulla fine del dicembre scorso, per raggiungere solo ieri lo stadio di tempesta tropicale moderata.
Ma già quest’oggi i segni di allerta verso un possibile sviluppo fino al livello di ciclone sono ormai chiari con un aumento delle raffiche di vento fino a 140km/h e un possibile sviluppo ancora incerto ma che fa prevedere un netto peggioramento.
Se in effetti la perturbazione tarderà ancora qualche ora a entrare sulla terraferma, ritardando oltre le prime ore di domattina, il sistema arriverà sicuramente al livello di ciclone e i danni previsti saranno ancora maggiori. Per il momento si riscontrano forti piogge a livello della parte centrale della costa est del Madagascar con raffiche di vento ancora molto limitate; un ingrossamento dei fiumi è da prevedersi nelle prossime ore e come conseguenza difficoltà negli spostamenti.
Il governo ha già dichiarato l’ allarme rosso per molte regioni costiere e a ridosso della costa e si aspettano notizie sullo sviluppo della rotta tenuta da questa perturbazione che al momento prevedono che scendo lungo la costa est , inizialmente nelle zone appena all’interno del paese , per poi ritornare in mare all’altezza di MAnakara.
Ricordiamo che sono in gran parte le stesse zone colpite nel 2017 dal grande ciclone ENAWO, che causò la morte di quasi 100 persone e che diede un duro colpo all’economia delle regioni a carattere prevalentemente agricolo.

Pubblicato su http://www.africa-express.info/

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