Prendo spunto da questo malessere generalizzato che proprio questa mattina ha accompagnato il mio risveglio per parlare un po’ della situazione sanitaria del Madagascar e di cosa bisogna tenere in conto quando si decide di venire a vivere o lavorare qui in Madagascar dal punto di vista sanitario.
Bisogna iniziare dicendo che non esiste una assistenza sanitaria gratutita in questo paese: l’unica forma di assistenza gratuita è quella fornita dall’assicurazione sanitaria stipulata dal proprio datore di lavoro, nel caso in cui se ne abbia uno, che da diritto a visite e cure in appositi ospedali.
Qui ad antsirabe per esempio ne abbiamo uno, che dicono essere anche buono, proprio vicino al centro industriale, che da assistenza sanitaria a tutte le famiglie delle persone che hanno un lavoro dichiarato; questo anche nell ‘interesse del datore di lavoro che senno’ si troverebbe nella situazioni di avere dei finti malati costantemente dato che qui una qualsiasi ricetta o documento che attesti una malattia lo si puo’ avere per quasi niente da uno qualsiasi dei moltissimi medici compiacenti.
Ma veniamo al caso invece di chi un lavoro stipendiato e regolare non ce l abbia, e credo che sia il caso della quasi totalità degli italiani che vivono, lavorano o viaggiano in Madagascar; in questo caso si deve ricorrere alle cure in un ospedale pubblico o privato o direttamente da un dottore che riceve nel suo ambulatorio o che fa visite a domicilio.
In questo caso la cosa più importante è non finire in pessime mani: come purtroppo in molti paesi poveri, ma da quanto so nache in italia, molti diplomi sono stati comprati all’università; per cui a volte si ha a che fare o con una persona che ha studiato ben poco o che proprio non ha studiato nulla. Per riconoscere questi casi anche l’ esperienza non basta.
L’unica soluzione è fare affidamento a un buon dottore, uno capace e onesto, uno che abbia studiato e che sia moralmente valido da non rifilarti ogni sorta di esame inutile e medicine crissime su cui ha una commissione.
E questa è una ricerca che purtroppo deve essere fatta da subito da che si decide di vivere in una città; in genere si chiede a chi in città ci vive da anni visto che qui le voci girano velocemente e la presenza di un buon dottore non passa inosservata alla popolazione degli espatriati o altrimenti detti immigrati.
Io personalmente ho trovato un sant uomo nell ospedale privato luteriano di Antsirabe, che oltre ad aver effettuato studi negli USA e oltre a tornarci regolarmente per aggoirnamenti ogni anno, è di un umanità e gentilezza fuori dal comune e ancor più di una memoria capace di sfidare quella degli elefanti; lui ricorda ancora a distanza di anni su quale dito feci un infezione, cosa che io non ricordo.
lui riceve nel suo piccolo ambulatorio all’ospedale tra un’operazione e l’altra, fa fare le analisi al volo, non emette diagnosi solamente guardandoti da lontano (cosa che invece fanno la maggior perte dei dottori locali, diagnosticando o tifo o colera o malaria nei 90% dei casi, anche se non è mai il caso) e oltretutto ha dei prezzi a livello di ospedale privato talmente bassi che anche noi italiani che dovremmo avere una assistenza sanitaria gratuita li troviamo bassissimi: mi ricordo il caso in cui mia moglie fu operata e che mi presentai dal dottore dopo 4 giorni di degenza in camera privata con televisore e aria condizionata e mi preparai parecchie centiania di euro per il pagamento.
Quando il buon dottore tiro fuori una fattura di 70 euro per: operazione, medicine degenza e visite post operatorie rimasi sbalordito; ancora di più rimasi sbalordito quando il dottore si rifiuto’ di prendere 200 euro di”mancia” dicendomi che avrei fatto meglio a;metterle nella cassetta delle offerte per aiutare chi non poteva permettersi le cure.
Per cui decisi che sarebbe stato lui a curare a vita sia me che tutta la mia famiglia e che avrei preferito morire nel mio letto che farmi toccare da altri sedicenti dottori.
Invece veniamo alla situazione per i turisti che si recano qui: fortunatamente fino adesso non mi è mai successo a parte una volta di avere bisogno di assistenza medica per i miei turisti, e sto parlando di centianaia di persone che son veute in Madagascar; qualche volta qualche piccolo malessere, spesso intestinale, ma un paio di imodium o ancor più spesso di euchessine e il problema era risolto.
La volta invece che mi ritrovai un caso estremo fu la seconda sera del mindat conference, dove un canadese, uscendo dal ristorante inciampo in un riscio e si ruppe un po di ossa; ancora come abbia fatto mi risutla un mistero ma sta di fatto che 10 minuti dopo l accaduto era stato portato nella più elegante clinica privata di Antsirabe dove gli fecero immediatamente dei raggi; diagnosi, tripla frattura del ginocchio; per cui decisione immediata di spedirlo alla reunion via aereo privato visto che disponeva di ben tre assicurazioni per il rimpatrio sanitario per farsi operare il giorno dopo.
Il problema fu che tutte e tre le assicurazioni non anticipavano le spese per il trasporto privato aereo, mentre avrebbero rimborsato il tutto una volta in canada; il grosso problema fu allora di trovare 12 000 euro in contanti per pagare l aereo sanitario… e le sue 4 cartte di credito ovviamente rifiutarono di emettere soldi sul Madagascar, visto l’importo e visto che era la prima volta che un tale importo venive richiesto su queste carte dal Madagascar.
Fu una lunghissima telefonata notturna al suo direttore di banca che fece sbloccare la faccenda.
Una volta avuri i soldi, l aereo prese ilv olo da Antananarivo e un paio di ore dopo il turista canadese era in un ospedale francese a farsi operare il ginocchio e anche il gomito, visto che i successivi raggi fecero emergere pure una tripla frattura del gomito.
Per cui il gran consiglio è di avere comunque un assicurazione sanitaria, ma ancor più essere sicuri che copra l anticipo di soldi necessario per il trasporto su aereo sanitario.

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